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Sistema Ibrido caldaia a condensazione e pompa di calore

Sistema Ibrido di Riscaldamento: cos’è e come funziona

Un sistema ibrido di riscaldamento combina due o più tecnologie di riscaldamento per ottimizzare il consumo energetico e ridurre i costi in bolletta.

Generalmente, si tratta di un impianto che integra una pompa di calore elettrica e una caldaia a condensazione, scegliendo automaticamente la fonte più efficiente in base alle condizioni climatiche e al fabbisogno termico dell’edificio.

Componenti di un Sistema Ibrido: Caldaia a Condensazione e Pompa di Calore

Un impianto ibrido rappresenta una soluzione all’avanguardia che combina diverse tecnologie per ottenere il massimo dell’efficienza energetica.

I componenti principali sono i seguenti.

Pompa di calore

La pompa di calore è il cuore del sistema e funziona estraendo energia termica da una fonte rinnovabile.

Esistono due tipologie principali:

  • Pompa aria-acqua: preleva il calore dall’aria esterna attraverso un’unità esterna dotata di ventilatore ed evaporatore. È la soluzione più diffusa per la facilità di installazione e i costi contenuti. L’efficienza (COP) varia tipicamente tra 3 e 5, significa che per ogni kWh elettrico consumato produce 3-5 kWh termici.
  • Pompa geotermica: sfrutta il calore costante del sottosuolo attraverso sonde verticali o orizzontali. Ha un’efficienza superiore e più stabile durante l’anno (COP 4-6) ma richiede lavori di scavo e costi iniziali maggiori.

Sistema Ibrido Ariston con Caldaia e Pompa di Calore

Caldaia a condensazione

Rappresenta il sistema di backup che integra o sostituisce la pompa di calore quando questa diventa meno efficiente.

I suoi punti di forza sono:

  • Elevato rendimento (fino al 108%) grazie al recupero del calore latente dei fumi.
  • Rapida risposta ai picchi di richiesta termica.
  • Funzionamento ottimale anche con temperature esterne molto rigide.
  • Possibilità di utilizzare il gas metano o GPL come fonte energetica.

Sistema di gestione intelligente

È il cervello dell’impianto e svolge diverse funzioni cruciali:

  • Monitora costantemente temperature esterne e interne.
  • Calcola il punto di equilibrio economico tra pompa di calore e caldaia.
  • Gestisce le priorità tra riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.
  • Permette la programmazione oraria e settimanale.
  • Fornisce dati sui consumi e sul risparmio energetico.
  • Può essere controllato da remoto tramite app.

Sistema di gestione intelligente

Qui sopra, un esempio di menù di un comando interno di un impianto ibrido dove impostare i costi dell’energia (elettricità e gas). Il sistema valuterà in automatico se funzionare in modalità pompa di calore oppure se utilizzare la caldaia a condensazione, in funzione dei costi impostati e della temperatura esterna rilevata.

Accumulatori e serbatoi

Questi componenti opzionali ma consigliati includono:

  • Accumulo inerziale: serbatoio che aumenta l’inerzia termica dell’impianto, riducendo gli avvii/arresti della pompa di calore.
  • Bollitore ACS: dedicato all’acqua calda sanitaria, può essere a singolo o doppio serpentino.
  • Accumulo combinato: unisce in un unico serbatoio sia l’accumulo inerziale che il bollitore ACS.
  • Capacità variabile da 20 a 1000 litri (o anche oltre) in base alle esigenze
  • Isolamento termico ad alta efficienza per minimizzare le dispersioni.

L’integrazione ottimale di questi componenti permette di raggiungere notevoli risparmi energetici rispetto ai sistemi tradizionali, con una significativa riduzione delle emissioni di CO2.

Uno schema tipico di impianto ibrido caldaia + pompa di calore include:

  • Unità esterna della pompa di calore (collegata a un serbatoio di accumulo).
  • Caldaia a condensazione (che si attiva quando necessario).
  • Sistema di gestione automatizzato che seleziona la fonte più efficiente.
  • Impianto di distribuzione del calore (termosifoni o riscaldamento a pavimento).

Schema impianto ibrido caldaia pompa di calore

Lo schema qui sopra rappresenta un Impianto ibrido con pompa di calore monoblocco aria-acqua, caldaia a condensazione ad incasso, produzione di acqua calda sanitaria istantanea. L’inerziale svolge anche la funzione di separatore/disgiuntore idraulico.

Come funziona il Sistema Ibrido con Pompa di Calore

Il sistema ibrido opera attraverso una gestione dinamica e intelligente delle sue componenti, ottimizzando continuamente il funzionamento in base a diversi parametri chiave. Vediamo quali sono.

Temperatura esterna

Il comportamento del sistema varia significativamente in base alla temperatura ambientale:

  • Sopra i 7°C: la pompa di calore opera da sola con massima efficienza (COP elevato).
  • Tra 7°C e 2°C: può attivarsi il funzionamento ibrido, con pompa di calore e caldaia che lavorano insieme.
  • Sotto i 2°C: la caldaia diventa il generatore principale, mentre la pompa di calore può essere disattivata o fornire un contributo minimo Queste soglie sono indicative e possono essere personalizzate in base alle caratteristiche dell’impianto e alle condizioni climatiche locali.

Fabbisogno energetico

Il sistema modula il suo funzionamento in base alla richiesta termica dell’edificio:

  • Basso fabbisogno: la pompa di calore gestisce autonomamente il carico.
  • Medio fabbisogno: possibile funzionamento alternato tra i due generatori.
  • Alto fabbisogno: attivazione simultanea di pompa di calore e caldaia per:
    • Raggiungere rapidamente la temperatura desiderata.
    • Gestire picchi di richiesta (es. mattino dopo l’attenuazione notturna).
    • Produrre contemporaneamente riscaldamento e acqua calda sanitaria.

Costo dell’energia

Il sistema effettua continuamente un’analisi economica comparativa:

  • Calcola il COP istantaneo della pompa di calore.
  • Confronta il costo dell’energia elettrica con quello del gas.
  • Considera le eventuali tariffe biorarie dell’elettricità.
  • Valuta la presenza di produzione fotovoltaica.
  • Sceglie la combinazione più conveniente tra i due generatori.

Impostazioni Caldaia Ibrida

Modalità operative

Il sistema può funzionare in diverse modalità:

  1. Modalità solo pompa di calore.
  2. Modalità solo caldaia.
  3. Modalità alternata (switch automatico tra i due generatori).
  4. Modalità parallela (funzionamento simultaneo).

Ottimizzazioni aggiuntive

  • Gestione dell’inerzia termica dell’edificio.
  • Anticipazione dei picchi di richiesta basata su dati storici.
  • Adattamento alle previsioni meteorologiche.
  • Funzione anti-legionella per l’acqua calda sanitaria.
  • Protezione antigelo dell’impianto.

La sofisticata logica di controllo permette di:

  • Ridurre i consumi energetici.
  • Abbattere i costi operativi.
  • Prolungare la vita utile dei componenti.
  • Garantire il massimo comfort agli utenti.
  • Minimizzare l’impatto ambientale.
Foto di cantiere: lavori in corso per la Realizzazione di un Sistema Ibrido Caldaia e Pompa di calore by Climaterm
Foto di cantiere: lavori in corso per la Realizzazione di un Sistema Ibrido Caldaia e Pompa di calore by Climaterm

Quando conviene installare una Caldaia Ibrida

La caldaia ibrida è conveniente quando:

  • L’abitazione ha una discreta coibentazione ma non abbastanza per usare solo la pompa di calore.
  • Si vuole ridurre il consumo di gas, approfittando dell’energia elettrica nei periodi favorevoli.
  • L’impianto attuale è datato e inefficiente, e si vuole un aggiornamento senza stravolgere tutto.
  • Si desidera usufruire di incentivi statali come il Superbonus o l’Ecobonus.

Pro e Contro di un Impianto Ibrido di Riscaldamento

Vantaggi:

  • Riduzione dei costi in bolletta.
  • Maggiore efficienza rispetto a caldaie tradizionali.
  • Possibilità di sfruttare energie rinnovabili.
  • Funzionamento flessibile e intelligente.
  • Adatto sia a nuove costruzioni che a ristrutturazioni.

Svantaggi:

  • Costo iniziale più elevato rispetto a una caldaia tradizionale.
  • Necessità di spazio per l’unità esterna della pompa di calore.
  • La convenienza dipende dal costo dell’energia elettrica e del gas.

Caldaia Ibrida con Termosifoni in Ghisa: conviene?

Dipende dalla temperatura di mandata. I termosifoni in ghisa richiedono acqua a temperature medio-alte (60-70°C), mentre le pompe di calore lavorano meglio con basse temperature.

Tuttavia, con una caldaia ibrida, la caldaia può supportare la pompa quando necessario, migliorando l’efficienza senza dover sostituire i radiatori.

Caldaia Ibrida in Condominio: conviene?

Sì, se il condominio ha impianti centralizzati e si vuole ridurre il consumo di gas.

Tuttavia, l’installazione può essere più complessa per via della necessità di accordo tra i condomini e dello spazio per le unità esterne della pompa di calore.

Risparmio Energetico

Si risparmia rispetto agli impianti tradizionali?

Sì, se ben dimensionato. Una caldaia ibrida consuma meno gas rispetto a una tradizionale, e la pompa di calore riduce ulteriormente i costi, specialmente con una buona tariffa elettrica.

Il risparmio annuo può variare tra 20% e 50%, a seconda dell’uso e delle condizioni climatiche.

Quanto costa un Sistema Ibrido di Riscaldamento

I costi di un sistema ibrido variano significativamente in base a diversi fattori. Ecco un’analisi dettagliata:

Per un’abitazione standard (100-150 mq)

Il costo totale si aggira tra 5.000 e 15.000 €, così suddiviso:

  • Pompa di calore aria-acqua: 3.000 – 5.000 €.
  • Caldaia a condensazione: 1.500 – 2.500 €.
  • Sistema di controllo: 500 – 1.000 €.
  • Installazione e manodopera: 1.000 – 2.500 €.
  • Eventuali opere murarie: 500 – 1.000 €.

Fattori che influenzano il prezzo:

  • Potenza termica richiesta (4-10 kW per abitazioni standard).
  • Marca e qualità dei componenti.
  • Complessità dell’installazione.
  • Necessità di adeguamento impianto esistente.
  • Presenza o meno di un sistema di accumulo.

Per condomini o grandi impianti

Per superfici superiori ai 200 mq, i costi partono dai 20.000 € e possono arrivare a:

  • Impianti fino a 500 mq: 20.000-35.000 €.
  • Impianti fino a 1000 mq: 35.000-50.000 €.
  • Grandi complessi: oltre 50.000 €.

Il costo maggiore è dovuto a:

  • Pompe di calore più potenti (15-50 kW).
  • Caldaie di maggiore potenza.
  • Sistemi di accumulo più capienti.
  • Maggiore complessità impiantistica.
  • Necessità di locale tecnico dedicato.

Eventuali costi aggiuntivi da considerare

  • Progettazione: 500-2.000 €.
  • Permessi e pratiche: 300-1.000 €.

Risparmio e ritorno dell’investimento

  • Risparmio annuo in bolletta: 20-50%.
  • Possibili detrazioni fiscali: fino al 65%.
  • Possibilità di accedere agli incentivi del “Conto Termico” previsti dal GSE.

Il costo iniziale più elevato rispetto a sistemi tradizionali viene compensato nel tempo dai minori costi operativi e dagli incentivi disponibili, rendendo l’investimento economicamente vantaggioso nel medio-lungo periodo.

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